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L'alimentazione del coniglio
. Il fieno
. Il mangime
. La verdura
I conigli sono erbivori stretti: questo significa che la loro alimentazione
deve comprendere solo ed esclusivamente alimenti di origine vegetale e che ogni
alimento di origine animale deve essere accuratamente evitato.
L'alimentazione ideale dei nostri conigli deve comprendere solo: erbe, fieno
e verdure. Niente mangimi confezionati. Il fieno deve costituire la base
dell'alimentazione.
Il fieno
Il modo più semplice per comprendere quale può essere l'alimentazione ideale per
il coniglio è pensare alla sua vita in natura, dove l'erba di prato è il suo alimento
naturale. L'alimentazione del coniglio nelle nostre case dovrà ricalcare quanto più fedelmente
possibile quella naturale, per evitare obesità e problemi di salute che possono
presentarsi in tutta la loro gravità anche dopo anni di apparente benessere.
L'alimento migliore che possiamo offrire ai nostri conigli è quindi sicuramente
l'erba di prato polifita con particolare preferenza alle graminacee (leggi l'articolo dedicato alla raccolta di erbe spontanee).
In mancanza di erba fresca l'alimento principale è il fieno, ovvero erba essiccata,
che deve essere lasciato sempre a disposizione in quantità illimitata.
L'importanza del fieno risiede nel fatto che nessun altro alimento da solo è in grado di fornire una quantità di fibre lunghe sufficiente a mantenere una buona funzionalità intestinale: le fibre lunghe contenute nel fieno stimolano la contrazione dei muscoli dell'intestino mantenendo una buona motilità e prevenendo l a stasi gastrointestinale. Un altro vantaggio del fieno è la sua funzione abrasiva sui denti. Infatti i denti dei conigli sono in continua crescita ma si consumano regolarmente masticando materiali fibrosi e piuttosto coriacei.
Considerare il fieno solo come un alimento secondario è assolutamente sbagliato. In mancanza di erba fresca il fieno deve costituire la base dell'alimentazione del coniglio, intergrata con una buona dose di verdura.
Quale tipo di fieno preferire
La maggior parte del fieno in vendita nei negozi per animali è fieno di prato polifita, quindi composto da una gran varietà di erbe differenti. La qualità dipende sicuramente dalla marca ma anche da un'infinità di fattori quali il metodo di raccolta e di essicazione, le condizioni atmosferiche e la temperatura al momento del taglio, la zona di produzione, il periodo di raccolta, la composizione del prato e infine il metodo di conservazione.
È abbastanza difficile trovare fieno composto da un'unica varietà di erba: attualmente solo la Oxbow, importata dagli USA, vende fieno di questo genere, ma non è molto diffusa in Italia. Sulle normali confezioni di fieno in vendita nei negozi per animali non ci sono quasi mai riferimenti precisi alla composizione del fieno, quindi l'unico criterio su cui basarsi è la freschezza del prodotto e la preferenza del coniglio.
Un'ottima soluzione, anche dal punto di vista economico, è rifornirsi di fieno da un contadino di fiducia. L'idea che il fieno acquistato in negozio sia migliore e piò controllato di quello destinato agli animali da allevamento è infatti del tutto infondata.
Un fieno appetibile per un coniglio può essere rifiutato da un altro, quindi conviene povare con diverse marche, tenendo presente che comunque l a qualità può variare leggermente anche da una confezione all'altra della stessa marca. Assicuratevi sempre che i pacchi siano integri e che non abbiano odore di muffa o umidità, che il contenuto non sia polveroso e abbia un colore chiaro, più tendente al verde che al marrone. Se possibile annusate il fieno, se di buona qualità profuma di erba tagliata e non "di vecchio".
L'erba medica è una leguminosa molto nutriente, ricca in proteine e calcio, che si trova in vendita anche separatamente in piccoli pacchi o in compresse o bastoncini. Non deve essere considerata un normale fieno e non deve essere lasciata sempre a disposizione del coniglio. Può essere somministrata, assieme agli altri alimenti, ai cuccioli o alle femmine in gestazione o allattamento e ai conigli angora, ma deve essere molto limitata, se non eliminata del tutto in esemplari adulti o con particolare predisposizione allo sviluppo di calcoli renali o della vescica.
Il pellet
Con il termine pellet si indica un tipo di mangime a base di prodotti o sottoprodotti di origine vegetale triturati, eventuali integrazioni di vitamine o sali minerali e sostanze, ad esempio la melassa, necessarie a compattare il tutto sotto forma di piccoli bastoncini di colore verde o marrone.
Alimentare il coniglio esclusivamente con mangimi a base di pellet (o peggio semi vari) è un errore commesso da moltissime persone, indotto principalmente dalle scarse o errate informazioni fornite da negozianti, allevatori o veterinari poco esperti (e da produttori di mangimi che si preoccupano di più dei propri profitti che della salute degli animali).
Innanzitutto deve essere ben chiaro che un coniglio non ha alcun bisogno di mangimi confezionati, che di sicuro non costituiscono un alimento "naturale". In generale è necessario evitare i mangimi composti, comprendenti, oltre al pellet, frutta secca, frutta disidratata e semi oleosi (alimenti troppo ricchi di grassi e calorie), cereali in seme e fioccati (orzo, grano, avena, riso ecc: possono causare lo sviluppo di batteri "cattivi" e di tossine nell'intestino del coniglio), sottoprodotti di origine animale o grassi animali (che di sicuro non rientrano nell'alimentazione naturale di un animale erbivoro!), semi o agglomerati colorati (verdi, gialli, rossi... pare che alcuni di questi coloranti possano essere cancerogeni, e in ogni caso si tratta di prodotti artificiali e superflui).
Il pellet può rientrare nell'alimentazione del coniglio in casi particolari, ad esempio quando l'animale non è in grado di mangiare autonomamente altri alimenti a causa di problemi di masticazione, ma non deve comunque essere alla base dell'alimentazione di un coniglio in buona salute, è anzi assolutamente consigliabile escludere qualsiasi tipo di mangime confezionato dando la preferenza ad alimenti naturali (erba, fieno, verdure).
Il pellet non costituisce un'alimentazione adeguata per diversi motivi. Innanzitutto è troppo nutriente e gustoso, quindi il coniglio è invogliato a mangiarne più del necessario e rischia di incorrere facilmente in problemi di obesità; mangiando pellte inolte il coniglio si sazia, lasciando da parte alimenti per lui meno appetibili come fieno e verdure che sono invece fondamentali per una buona motilità intestinale e per l'azione abrasiva nei confronti dei denti. Inoltre l'erba secca e triturata (di cui, nella migliore delle ipotesi, il pellet è composto) non svolge la stessa funzione abrasiva esercitata dall'erba fresca o comunque da steli interi di fieno. E' consigliabile quindi somministrare il pellet solo in casi di effettiva necessità e soprattutto scegliere un pellet di buona qualità e a basso contenuto calorico.
Un buon pellet deve contenere esclusivamente erbe tritate, niente cereali (quindi neanche farine di cereali), niente sottoprodotti (che di solito sono semplicemente scarti di lavorazione dei cereali); deve avere una bassa percentuale di grassi e proteine e un'alta percentuale di fibra (20% minimo).
La verdura e gli altri vegetali
Un altro errore commesso comunemente dai negozianti e dai veterinari inesperti è considerare la verdura un alimento da dare al coniglio solo saltuariamente o addirittura un alimento dannoso per la sua salute. La verdura è invece importante nell'alimentazione del coniglio, soprattutto se non ha a disposizione erba fresca, per l'apporto di vitamine e minerali che il fieno ha perso durante il processo di essicazione.
La maggior parte delle verdure presenti sulla nostra tavola è gradita anche ai nostri amici erbivori, con poche eccezioni (ad esempio le zucchine, che pur essendo per loro commestibili spesso vengono totalmente ignorate). Riportiamo comunque sotto una lista delle verdure più comuni.
La razione giornaliera si attesta generalmente sui 300 gr per chilo corporeo e l'unica cosa a cui badare è variare il più possibile la qualità delle verdure e scegliere verdure di stagione, più ricche di vitamine e coltivate con minori quantitativi di erbicidi e pesticidi (ovviamente la cosa migliore sarebbe scegliere verdura proveniente da coltivazioni biologiche).
Quattro tipi di verdure sempre gradite ai conigli e facili da reperire: catalogna, sedano, finocchi e cicorie.
Qualsiasi vegetale deve essere ben lavato, come si farebbe per ciò che viene destinato al consumo sulle nostre tavole. Importante è somministrare il cibo a temperatura ambiente, non fredda da frigo. Non somministrate verdure congelate o surgelate.
Se il coniglio non è ancora abituato alle verdure, Introducete sempre una verdura per volta nella sua dieta e osservate attentamente le sue reazioni: in questo modo, se dovessero presentarsi problemi intestinali, potrete individuare con ragionevole certezza la causa del disturbo ed eliminare subito la verdura "incriminata" dalla dieta abituale.
Si dovrà inoltre porre particolare attenzione alla scelta delle verdure nel caso in cui l'animale soffra di patologie particolari, ad esempio abbia una particolare predisposizione alla formazione di calcoli dei reni e della vescica: alcuni vegetali contengono livelli particolarmente alti di calcio e ossalati e vanno in questo caso limitati o eliminati dalla dieta.
Verdure
Da evitare: melanzane; patate germogliate e tutte le parti verdi della pianta; piccioli e fogliame dei pomodori e dei peperoni; fagioli e legumi in genere; aglio cipolla e bulbi in generale; rabarbaro; peperoncino piccante; funghi. Alberi e arbusti commestibili
Da evitare: il legno di tutte le drupacee cioè albicocco, pesco, ciliegio, susino ecc. (perchè se non vengono seccati per almeno sei mesi possono contenere glucosidi cianogenici che causano intossicazione, anche se la maggior parte di questi composti sono contenuti nei semi); le conifere come pino, abete, ginepro ecc; il legno degli agrumi come arancio, limone, cedro, mandarino ecc. (contengono limonene). Molte altre piante, soprattutto ornamentali, molto comuni nelle case e nei giardini sono tossiche o velenose. |
Frutta
La frutta deve essere sempre considerata un "di piu'" da dare saltuariamente e in porzioni molto piccole, da evitare in conigli in sovrappeso. Essendo zuccherina puo' causare fermentazione e diarrea, soprattutto in caso di frutti molto acquosi come l'anguria o il melone. Togliere sempre i semi della frutta (soprattutto dalla mela e da pesche, ciliege, albicocche, susine) perchè possono contenere sostanze tossiche. Da evitare: cocco e avocado, che sono frutti troppo grassi. Erbe aromatiche
Erbe selvatiche
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